Il dimagrimento non è solo una questione estetica, il girovita è stato infatti riconosciuto come una misura importante e utile per indicare lo stato di salute cardiometabolico. A dimostrazione della sua importanza, le principali organizzazioni internazionali per la salute includono questa misura nelle loro linee guida di screening. Questo articolo evidenzierà l’importanza e l’utilità della misura, discuterà i siti di misurazione e i valori di riferimento per prevenire il rischio di malattie.

PERCHÉ È IMPORTANTE?

Il dimagrimento non è solo una questione estetica. Secondo i più recenti studi, il girovita risulta essere una buona misura dell’adiposità addominale fornendo una stima sostitutiva del tessuto adiposo viscerale.

Il tessuto adiposo viscerale è l’accumulo di grasso che si verifica in siti altamente indesiderabili come il fegato, il pancreas e il cuore e, se eccessivo, può indicare un’incapacità di immagazzinare il grasso sottocutaneo. Il grasso immagazzinato visceralmente presenta molte conseguenze negative per la salute. Tale deposito di grasso può influire negativamente sulla funzionalità epatica,  può portare a una diminuzione della funzione dell’insulina e ad un aumento del rischio di diabete e aterosclerosi. L’ aumento di grasso viscerale favorisce inoltre la produzione di agenti infiammatori ed è associata ad un aumentato rischio di infarto miocardico. In sintesi, è ben chiaro come una circonferenza vita elevata si associ ad un rischio più elevato di malattie cardiometaboliche.

COME SI MISURA?

Nonostante il consenso sul fatto che il girovita sia un indicatore del rischio cardiometabolico, resta un dibattito sul sito appropriato per la misurazione. I siti comunemente usati includono l’ombelico, il punto superiore alla cresta iliaca, sotto la costola più bassa e il punto medio tra la costola più bassa e la cresta iliaca.

Al momento non c’è consenso sul miglior sito per la misurazione, ma le informazioni emergenti sono promettenti. Una nuova ricerca suggerisce che la misurazione al di sotto della costola più bassa può essere la migliore per identificare il rischio di malattie, la massa adiposa piu’ metabolicamente attiva si troverebbe infatti nella parte più alta dell’ addome(figura A).

COME INTERPRETARE I VALORI?

Attualmente esiste solo una classificazione di valori ampiamente utilizzata per definire lo stato di salute, questi sono stati stabiliti nel 1995 da Lean et al. a Glasgow, in Scozia.

Lo studio ha definito che un uomo con una misura maggiore di 94 cm e una donna con una misura maggiore di 80 cm si trovano in una situazione di rischio “aumentato”. Un uomo con una misura maggiore di 102 cm e una donna con una misura maggiore di 88 cm si trovano in una situazione di rischio “alto”.

La situazione ideale sarebbe interpretare questi valori in combinazione con quelli dell’ IMC (indice di massa corporea) tuttavia, la semplice misurazione della circonferenza vita rimane un mezzo efficace per identificare il rischio di malattie cardiometaboliche.

In conclusione, la circonferenza vita è una misura semplice utilizzata come fattore predittivo dell’obesità addominale e del rischio cardiometabolico. Misure ripetute vengono utilizzate in combinazione con altri test  per valutare se interventi di programmazione degli esercizi (o la consulenza nutrizionale) sono efficaci nell’incidere sulla quantità di grasso viscerale e sul rischio cardiometabolico correlato.

Dr. Beretta Giordano

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