Aloha è la parola hawaiana più bella in assoluto e, di certo, quella che più ci fa pensare alle spiagge paradisiache, al relax e al caldo sole delle Hawaii. Pochi sanno però che dietro l’immagine turistica, in realtà, si nasconde un significato più profondo, che esprime tutta la filosofia hawaiana. Normalmente la parola ”aloha” viene utilizzata da parte degli abitanti delle isole come tipico saluto hawaiano, per accogliere e dare il benvenuto a coloro che arrivano.

Tuttavia, questa parola è anche sinonimo di buon augurio e spesso indica uno “stato di benessere”, nel più profondo senso di amore, affetto e gentilezza. Insomma, si tratta di una piccola parola, ma densa di significato.

Cosa significa realmente “Aloha” per gli indigeni?

”Aloha” è la parola chiave del modo di vivere degli hawaiani in quanto significa letteralmente “decido di condividere l’energia vitale in questo momento con te e con gioia”.

In questa frase si ritorna all’idea di stabilire una connessione con gli altri esseri umani, di condividere gioia ed energia e quindi di creare dei legami forti d’amore tra persone, esseri viventi e cose. Quando si vive con ”Aloha” ci si impegna a dare amore agli altri in maniera incondizionata, senza necessariamente pretendere un gesto di ricambio ma semplicemente condividendo la propria energia vitale. Questo atteggiamento di altruismo fine a sé stesso (di “dare”) permette di sciogliere qualsiasi resistenza, portare gioia e amore e di attivare un flusso di energie che ci rendono parte e co-creatori dell’Universo.

“Aloha” è un acronimo formato da diverse parole molto significative nella lingua hawaiana. Vediamo quali:

A: akahai, sii gentile, osservante e attento

L: lōkahi, unità, sii unito, uno, armonia

O: ‘olu’olu, calma la tua mente

H: ha’aha’a, sii umile

A: ahonui, sii paziente, perseverante

Aloha viene interpretato come “il sacro respiro sia con te” Aia ke ola i kahike significa: la Vita è nell’interiorità. Ai nostri giorni si parla molto di interiorità, tale concetto viene associato ad un ritiro spirituale, l’incontro con il proprio Sé. Questo Spirito è in grado di manifestarsi attraverso il gesto, il canto, la danza.

Attraverso il contatto (massaggio) si dà espressione all’Interiorità, vissuta non come concetto astratto, ma come condizione naturale. Il massaggio usa una comunicazione non verbale e crea una relazione che, attraverso la via del tatto, ci conduce nella dimensione di un unico istante, dove la materia (corpo), le emozioni (anima) e la psiche (mente) della persona s’incontrano.

Il tocco-massaggio, atto fra i più antichi del prendersi cura, veicolo d’intimità, rassicurazione, conferma dell’essere e dell’identità dell’altro, può accompagnarci verso la scoperta della piacevolezza del contatto ma, cosa davvero importante, può portare la persona a percepire finalmente il suo limite corporeo e quindi a riconquistare il suo spazio sacro, dove l’anima e l’essenza profonda possono essere contattate.

A presto e Aloha!

Isabella Capparelli Massoterapista-MCB

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