Attualmente, il modello più comunemente usato per studiare la composizione corporea è il modello a due compartimenti, che suddivide il corpo in massa grassa e massa magra.

La massa magra dell’uomo adulto corrisponde mediamente all’80-85% del peso corporeo e comprende l’acqua corporea totale, la massa muscolare, la massa ossea e gli organi. Il tessuto osseo nei maschi è pari al 15% del peso corporeo e nelle donne è il 12% mentre la massa muscolare negli uomini è pari al 45% e nelle donne è il 36%. Il grasso corporeo, invece, costituisce circa il 15-20% del peso corporeo. L’acqua rappresenta mediamente il 60-62% della massa corporea nell’uomo e il 56-58% nella donna ed è sostanzialmente la componente principale della massa magra.

La massa magra è il fattore più importante che determina il nostro metabolismo: maggiore è la massa magra maggiore è l’energia che l’organismo utilizza per mantenere le proprie funzioni. Questo maggior dispendio energetico può aiutare a mantenere un corretto peso corporeo per cui la massa magra deve essere preservata o aumentata mediante una regolare attività fisica.

La massa grassa si distingue in grasso essenziale e grasso “di riserva”. Il grasso essenziale è necessario per il normale e sano funzionamento dell’organismo ed è conservato in piccole quantità nel midollo osseo, organi, nel sistema nervoso ed è circa il 3-5% del peso corporeo negli uomini. Nelle donne il grasso essenziale è maggiore (circa l’8-12%) e si trova anche nei seni e nel bacino ed è fondamentale per la normale funzione riproduttiva. Il grasso di “riserva” è invece quello depositato sotto la pelle (sottocutaneo) ed il grasso profondo (viscerale). Il grasso viscerale è il grasso più vicino agli organi interni e se è presente in quantità fisiologiche, è innocuo, anzi svolge importati funzioni (tra queste ci sono il sostegno e la protezione dei principali organi vitali localizzati nella gabbia toracica), se invece è in eccesso è quello più pericoloso perché favorisce maggiormente lo sviluppo di malattie a carico del sistema cardiovascolare, del fegato, del pancreas, dei reni, ecc. ed abbassa l’aspettativa di vita in generale.   

Il grasso corporeo non rimane costante durante l’arco della vita; durante l’infanzia non ci sono grandi differenze di composizione corporea tra bambini e bambine, mentre durante l’adolescenza la composizione corporea cambia drasticamente: le ragazze tendono ad accumulare una maggiore quantità di massa grassa e questo è perfettamente normale e salutare. Anche durante l’età adulta permangono differenze tra i due sessi ed il grasso corporeo aumenta moderatamente con l’età. Con l’invecchiamento non solo aumenta il grasso corporeo, ma diminuisce la massa muscolare, l’acqua corporea totale e si riduce la densità ossea. Un uomo adulto normopeso è costituito in media dal 15-20% di massa grassa. Nella donna la massa grassa è superiore e oscilla tra 20-30% del peso corporeo.

Non è salutare avere una quantità eccessiva di grasso corporeo, ma è altrettanto dannoso alla salute avere una quantità di grasso inferiore ai valori normali e fisiologici. Nel primo caso è noto che aumenta il rischio di patologie quali il diabete tipo 2, l’ipertensione arteriosa, le malattie cardiovascolari ed alcuni tipo di cancro. Analogamente nel secondo caso si possono verificare problemi con le normali funzioni fisiologiche sia nell’uomo che nella donna: per l’uomo avere una quantità di grasso inferiore al 3% può aumentare la suscettibilità alle infezioni ed andare incontro a sindromi da fatica cronica; nella donna una percentuale del 13-17 % è fondamentale per una regolare mestruazione ed attività riproduttiva. E’ da ricordare che irregolarità mestruali possono compromettere anche la salute delle ossa.

La misurazione della composizione corporea è importante in varie condizioni fisiologiche e patologiche per valutare massa grassa e massa magra. Le applicazioni cliniche spaziano dalla valutazione dell’obesità infantile alla diagnosi della sarcopenia (perdita di massa magra) in pazienti anziani con malattie croniche e inoltre la misurazione della composizione corporea è spesso eseguita in ambito sportivo per valutare l’efficacia dei programmi di allenamento e ottimizzare l’alimentazione.

L’analisi dell’impedenza bioelettrica (BIA) è un metodo rapido e non invasivo per valutare la composizione corporea (massa magra, massa grassa e acqua corporea). In questo metodo una corrente alternata a bassa tensione attraversa il corpo del soggetto, viene misurata in questo modo l’impedenza, cioè la resistenza al passaggio della corrente. La resistenza al passaggio della corrente elettrica è maggiore nel tessuto adiposo e minore nella massa magra. I tessuti biologici si comportano infatti come conduttori o come isolanti; la massa magra contiene grande quantità di acqua ed elettroliti rendendola migliore, rispetto alla massa grassa, nella conduzione della corrente elettrica. L’analisi dell’impedenza bioelettrica si esegue sul lato destro del corpo con il soggetto disteso supino. Si posizionano 4 elettrodi, di cui 2 sull’arto superiore e 2 sull’arto inferiore. Per un’esecuzione attendibile dell’analisi è necessario non mangiare né bere nelle quattro ore precedenti il test, non avere praticato attività fisica nelle ultime dodici ore, non indossare oggetti metallici (anelli, orecchini). Un punto di forza della analisi impedenziometrica è una accurata valutazione dell’idratazione corporea oltre che delle percentuali corporee di massa magra e massa grassa.

La misurazione della composizione corporea è un valido supporto per impostare un piano alimentare e di allenamento personalizzati che permettano un efficace percorso di raggiungimento dei risultati.

Dott. Beretta Giordano

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